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UZAK
Sta crescendo un valido cinema turco, di cui questo Uzak (Lontano) pluripremiato a Cannes rappresenta un valido esempio. Annotiamoci il nome del regista Nuri Bilge Ceylan perché ne sentiremo riparlare. Si tratta di un "autarchico", che si gira i film in casa mobilitando parenti e amici, come faceva l' Olmi della prima maniera. Siamo alle porte di Istanbul dove arriva dal paese il disoccupato Josuf sollecitando l'ospitalità del fotografo Mahmul suo parente. Quest'ultimo si è appena separato dalla moglie ed è depresso e malmostoso; ma anche Josuf si rivela imbranato nei rapporti con le donne. Uzak è una riflessione a trattiumoristica sulla difficoltà di una convivenza forzata in un universo irto di problemi. Non si può fare a meno di simpatizzare con i protagonisti, per cui spiace apprendere che l'interprete di Josuf nella vita reale è morto in un incidente. Prima di apprendere che Cannes
aveva laureato lui e l' altro come attori.
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